Ti spontò l’ali, Amor, la donna mia,
Acciò tu gissi solo
Nei suoi begli occhi a volo.
Mira se queste sono
Piume de l’ali tue,
Ch’io n’ebbi in dono:
O perchè piangi, stolto?...
×èòàòü äàëüøå
Êëàóäèî Ìîíòåâåðäè (1567–1643)
2-ÿ êíèãà ìàäðèãàëîâ: ¹19 `Ti sponto l`ali amor la donna mia`, SV 58 Ñêà÷àòü íîòû
Ti spontò l’ali, Amor, la donna mia,
Acciò tu gissi solo Nei suoi begli occhi a volo. Mira se queste sono Piume de l’ali tue, Ch’io n’ebbi in dono: O perchè piangi, stolto?... ×èòàòü äàëüøå
Ti spontò l’ali, Amor, la donna mia,
Acciò tu gissi solo Nei suoi begli occhi a volo. Mira se queste sono Piume de l’ali tue, Ch’io n’ebbi in dono: O perchè piangi, stolto? Prendi le piume tue, ma taci pria E gli occhi asciuga e ’l volto. Ah, tel credevi, Amore! Se voi le piume tue, rendemi il core Õ Ñâåðíóòü
Ýììà ʸðêáè
(ñîïðàíî)
,
Ýíòîíè Ðóëè
(ëþòíÿ),
Ýíäðþ Êèíã
(òåíîð),
Àíñàìáëü `Consort of Musicke` (Âåëèêîáðèòàíèÿ)
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